E’ il tempo nel quale si rallentano le attività di sempre e si ritrovano alcuni spazi di condivisione e di calma. E’ il tempo nel quale è consentito di giocare un po’ di più su esperienze e modalità di stare insieme, diverse rispetto al percorso normale dell’anno.
E’ con queste convinzioni che l’amministrazione comunale di Zogno nello specifico l’assessore al Turismo Giampaolo Pesenti, ha realizzato il progetto “ La via delle castagne” con il quale si riscopre e valorizza l’antico sentiero alle pendici del Canto Alto che collega la contrada di Piazza Martina a Castegnone di Poscante. Il sentiero proseguiva verso Ponte di Nese ed era una via secondaria rispetto alla Mercatorum per raggiungere la città.
Due Contrade storiche con un denominatore comune: la Castagna.
Ogni casa a Piazza Martina ed a Castegnone aveva una stanza con camino dedicata all’essicazione delle castagne che poi trasformavano in farina o barattavano in cambio di cereali, mentre a Castegnone, patria dei Biligòcc, i secadur la facevano da padroni.
Il sentiero è stato arricchito con dei cartelli didattici informativi sulla castagna, sul bosco e sulle tradizioni di questi luogo.
“Oggi le castagne non solo si ritrovano come frutta di stagione o trasformate sui mercati delle città, bensì sono anche retaggio di una tradizione antica nella quale le famiglie si radunavano per la raccolta o la cottura sul camino- dice Pesenti- Da ricordare che il castagno era considerata una pianta pregiata anche per il legname e dal frutto ricavavano la farina, ricca fonte di sostentamento anche per le realtà più povere”.
Lungo il percorso infatti si scoprono le varietà di castagne presenti sul territorio, la pianta e il ricco, così come gli insetti e le caratteristiche dell’habitat dei castagneti.
Inoltre, grazie a un bando finanziato dal GAL, il sentiero è stato messo totalmente in sicurezza con staccionate e sistemazione del selciato, oltre che ad aver adibito panchine e un’area sosta per famiglie.
Si sono piantati anche dei castagni per consentire la realizzazione di campi scuola per bambini o appassionati e, tra qualche anno anche l’esperienza della raccolta, attività molto richiesta, ma non sempre fattibile in quanto i castagneti sono di proprietà privata.
La parte didattica-esperienziale è stata ampliata anche con l’acquisto di un mulino per la macinatura delle castagne e la preparazione della farina. Mulino che ha consentito in questa edizione di Sapori&Cultura l’organizzazione di laboratori di cucina per gli adulti e di attività con i più piccoli.
Altra operazione del progetto ha visto come protagonisti i bikers in quando si è promosso un itinerario non troppo impegnativo con e-bike che giunge a Castegnone per scoprire la tradizione dei secadùr e ammirare la bellezza del borgo dove il tempo sembra essersi fermato
“Il sentiero, già in periodo di pandemia,-prosegue Pesenti- è stato un itinerario scelto da molti: famiglie, visitatori e turisti hanno percorso la via delle castagne che in pochi kilometri permette di scoprire due borghi dall’immenso fascino, le tradizioni del territorio e trascorrere qualche ora in mezzo alla natura”.
Anche quest’anno vista la numerosa affluenza l’amministrazione comunale di Zogno ha organizzato in collaborazione con VisitBrembo delle escursione guidate sul sentiero con accompagnatore di media montagna, valore aggiunto al progetto poiché la gente si sente più sicura e scopre nozioni legate al territorio e all’ambiente, dalla descrizione del panorama e la conformazione geologica fino alla preparazione dei Biligòcc e alla loro commercializzazione nelle fiere cittadine.
Tre le visite guidate sono gratuite a numero chiuso in programma, aumentate a 5 data la numerosa richiesta. A conclusione della visita è previsto anche un ristoro presso l’agriturismo Casa Martina, una merenda con prodotti a base di castagne per far vivere un’esperienza completa.
…”Il fatto che con il passare degli anni le abitudini cambiano è cosa assodata, ma talvolta ci sono esperienze che lasciano un ricordo a ”cinque sensi”. Li senti nella pancia, li vedi, assapori un gusto, annusi un profumo che persino a distanza di anni sapresti riconoscere dappertutto. La nostra storia di vita ci dice che quelle cose per noi importanti, significative, quel “ricordo che non dimenticherò”, è sempre legato a un’esperienza reale, concreta, vissuta, toccata, sudata, profumata .
Una tale esperienza, vissuta già da bambini, è quella legata alle castagne: la raccolta nel bosco dai colori caldi autunnali, lo stare insieme con la famiglia attorno al fuoco per la cottura, il profumo di caldarroste, conosciute anche come Börole, che nei mesi di ottobre e novembre sono l’occasione per incontrarsi nelle piazze di paese”…. (dalla brochure la via delle Castagne, realizzata dal Comune di Zogno)